Con la sentenza num. 8719 dell’11.05.2019 la Suprema Corte si pronuncia ancora sul diniego di autotutela ed introduce spunti interessanti individuando la specifica figura del diniego di sgravio ed affermando che “La giurisprudenza di queste Corte, da tempo, interpreta estensivamente l’art. 19 del d.lgs. n. 546 del 1992 e tende a ricomprendere tra gli atti impugnabili dinanzi al giudice tributario anche il diniego di sgravio, quale atto comunque incidente su rapporti tributari tra amministrazione e contribuente, in grado di incidere negativamente su la posizione giuridica di quest’ultimo (cfr. Cass., n. 285/2010; Cass., n. 16100/2011). Peraltro, essendo strutturato il processo tributario come processo impugnatorio, l’impugnazione del divieto di sgravio di ruoli portanti crediti prescritti è il modo tipico per innestare, in tale tipo di processo, la domanda di accertamento dell’avvenuto compimento della prescrizione dei crediti il cui recupero sia stato affidato all’agente della riscossione“.